11 cose che non hai mai osato chiedere sulla Psicoterapia Cognitivo Comportamentale [CBT]

Disturbo Post Traumatico da Stress
2021-02-12
Disturbo Ossessivo Compulsivo
2021-02-12

A proposito della Psicoterapia Cognitivo Comportamentale

ti sei chiesto…

  1. Per che cosa funziona la Psicoterapia Cognitivo Comportamentale [CBT]?
  2. La terapia Cognitivo Comportamentale sostituisce i farmaci?
  3. Come funziona la Psicoterapia Cognitivo Comportamentale?
  4. Quali sono gli obiettivi di una Terapia Cognitivo Comportamentale?
  5. Cosa cura la Psicoterapia Cognitivo Comportamentale?
  6. Il paziente partecipa attivamente alla Terapia Cognitivo Comportamentale?
  7. I miglioramenti ottenuti grazie alla Terapia Cognitivo Comportamentale sono stabili?
  8. Cosa significa che la Psicoterapia Cognitivo Comportamentale è Evidence Based?
  9. Quanto dura la Psicoterapia Cognitivo Comportamentale?
  10. Quanto costa la Psicoterapia Cognitivo Comportamentale?
  11. Come trovo uno Psicoterapeuta Cognitivo Comportamentale?

Se ti sei fatto una delle precedenti domande questo articolo è per te.

1 Per che cosa funziona la Psicoterapia Cognitivo Comportamentale [CBT]?

La CBT è una cura efficace per varie problematiche Psicologiche, tra cui Disturbi d’Ansia [Attacchi di Panico, Agorafobia, Ansia Generalizzata, Fobie] Disturbo Ossessivo Compulsivo,  e Depressione e Depressione Post Partum.
Le procedure della Psicoterapia Cognitivo Comportamentale, inoltre, permettono di:

  • aumentare l’autostima
  • migliorare la comunicazione e le relazioni nella famiglia e nell’ambiente di lavoro
  • gestire meglio lo stress

La CBT riduce i sintomi in breve tempo e porta a un progressivo miglioramento fino a raggiungere gli obiettivi terapeutici e avere una buona qualità di vita, come spiegato nelle testimonianze.

2 La terapia Cognitivo Comportamentale sostituisce i farmaci?

La CBT è indicata dall’Istituto Superiore di Sanità quale intervento efficace da solo per il trattamento di molti Disturbi d’Ansia, del Disturbo Ossessivo Compulsivo e per la Depressione di media e di lieve entità.

La Psicoterapia Cognitivo Comportamentale può talvolta essere combinata con una terapia farmacologica. In questo caso, l’inserimento di una farmacoterapia sotto controllo medico può dare sollievo, soprattutto nella prima fase del trattamento, e può essere di supporto alla Psicoterapia.

Per quanto riguarda la Depressione, uno studio di meta-analisi di Leichsenring, pubblicato nel  2016, ha comparato l’efficacia della Psicoterapia con l’efficacia della Terapia Farmacologica ha indicato che nel breve termine Psicoterapia e Framacoterapia sono ugualmente efficaci, mentre nel lungo termine la Psicoterapia favorisce una maggiore stabilità dei benefici ottenuti.

3 Come funziona la Psicoterapia Cognitivo Comportamentale?

Dopo i primi colloqui, necessari a conoscere la situazione del paziente e a costruire una buona alleanza con lo psicoterapeuta, paziente e terapeuta, stabiliscono gli obiettivi della terapia. La fase iniziale di una Terapia Cognitivo Comportamentale permette di evidenziare eventuali abitudini di pensiero o di comportamento nocive per il paziente, così come un ortopedico riconosce una postura scorretta e suggerisce le migliori strategie per modificarla.

Il cuore della Psicoterapia Cognitivo Comportamentale non è parlare del passato ma è risolvere le difficoltà del presente

Lo Psicoterapeuta Cognitivo Comportamentale individua, insieme al paziente, atteggiamenti mentali o abitudini scorrette, “tossiche” per la persona e suggerisce come modificarle. Le procedure terapeutiche sono sempre spiegate al paziente in modo tale che partecipi al percorso terapeutico e sappia perché gli è utile fare un certo tipo di lavoro mentale.

Le strategie della CBT possono migliorare:

  • rapporto con se’ stessi [bassa autostima, senso di inadeguatezza, ipercriticismo]
  • pensieri [negativi, ossessivi, catastrofici, estremi: tutto bianco o tutto nero]
  • comportamenti [evitare luoghi o situazioni, come nelle fobie e nell’agorafobia; ripetere lo stesso gesto molte volte, come nel Disturbo Ossessivo Compulsivo; immobilismo e incapacità di agire, come nella Depressione, nella Depressione Post-Partum e nell’Ansia Generalizzata]
  • relazioni con gli altri [figli, partner, colleghi di lavoro, amici]

Lo Psicoterapeuta Cognitivo Comportamentale aiuta il paziente a riconoscere i pensieri negativi, a valutarli con obiettività e a trovarne di più corretti

I pensieri negativi non sono superficialmente sostituiti con altri “più belli” ma sono analizzati e verificati in modo oggettivo, a partire dalle situazioni concrete che il paziente vive giorno per giorno.

Spesso le persone danno una interpretazione distorta e drammatica di quanto accade, così lo stato emotivo successivo [tristezza, rabbia, paura, ansia] è più legato alla “lettura” catastrofica dell’avvenimento che all’evento stesso. Le emozioni negative legate ai pensieri sgradevoli portano a comportamenti che fanno stare ancora peggio, come: isolamento, litigi, risposte o azioni impulsive.

Con le procedure della CBT la persona imparerà ad avere uno stile di pensiero più realistico e corretto che influirà positivamente sulle emozioni e sul comportamento.

Modificare l’interpretazione negativa di quello che accade è possibile  e permette di sentirsi subito meglio

Il sollievo permette anche di adottare comportamenti che favoriscono la comunicazione e il benessere della persona.

La Terapia Cognitivo-Comportamentale è una terapia che agisce concretamente per modificare i comportamenti e i pensieri che creano ansia, tristezza o disagio emotivo alla persona e l’aiutano a conquistare un buon livello di benessere psicologico.

4 Quali sono gli obiettivi di una Terapia Cognitivo Comportamentale?

Gli obiettivi sono specifici per ogni persona e variano da caso a caso. Così come tutto il percorso Terapeutico Cognitivo Comportamentale, anche gli obiettivi sono cuciti sulla persona, come un abito sartoriale.

Le tecniche impiegate nella Psicoterapia Cognitivo Comportamentale hanno un’efficacia dimostrata da studi internazionali. Il momento e la gradualità con cui applicare le varie strategie di cura nel corso della terapia variano in funzione delle esigenze e della situazione della persona.

All’inizio del percorso terapeutico cognitivo comportamentale si definiscono obiettivi specifici:

  • a breve termine
  • a medio e lungo termine

Con gli obiettivi a breve termine il paziente può monitorare i progressi che sta facendo e avere sotto controllo l’andamento della cura

Gli obiettivi di una Psicoterapia Cognitivo Comportamentale sono obiettivi misurabili, legati all’aumento o alla diminuzione di qualche comportamento o atteggiamento mentale.

Per esempio, un obiettivo delle CBT per un Disturbo Ossessivo da contaminazione potrebbe essere la riduzione del tempo o del numero di lavaggi delle mani, come è stato nel caso di Margherita che aveva un DOC da contaminazione da oltre vent’anni.

Oppure potrebbe trattarsi della riduzione fino alla scomparsa degli Attacchi di Panico, oppure dal riprendere l’utilizzo dei mezzi pubblici e la possibilità di viaggiare, come è avvenuto per Laura che ha superato l’Agorafobia.

Un altro obiettivo concreto può essere legato ad aumentare i contatti sociali e ad esprimere di più il proprio punto di vista in una discussione, migliorando la capacità assertiva e l’autostima.

Nella Psicoterapia Cognitivo Comportamentale si distinguono obiettivi a breve, medio e lungo termine.

Gli obiettivi a breve termine della CBT permettono di raggiungere un risultato in tempi brevi, e costituisce un primo passo verso l’obiettivo a lungo termine, importante e lontano nel tempo per raggiungere il quale è necessario mantenere alto il livello di motivazione.

La progressiva conquista di obiettivi a breve e medio termine, caratteristico della Terapia Cognitivo Comportamentale, permette di mantenere alto il livello di motivazione verso l’obiettivo più ambizioso e costituisce inoltre una misura dell’andamento della terapia.

5 Cosa cura la Psicoterapia Cognitivo Comportamentale?

La Terapia Cognitivo Comportamentale è indicata per curare:

I Disturbi d’Ansia, tra cui:

E’ inoltre una terapia efficace per:

Con la CBT Laura ha superato l’Agorafobia che non le permetteva più di spostarsi e di viaggiare.

La Terapia Cognitivo Comportamentale ha aiutato anche molte altre persone a curare gli Attacchi di Panico e a tornare a sorridere alla vita.

Pazienti che soffrivano da più di 10 anni di Disturbo Ossessivo Compulsivo, grazie alla CBT, adesso hanno solo un ricordo delle Ossessioni e delle Compulsioni.

La CBT è una cura efficace anche per

La Terapia Cognitivo Comportamentale è indicata anche per superare:

6 Il paziente partecipa attivamente alla Terapia Cognitivo Comportamentale?

Paziente e terapeuta collaborano attivamente alla terapia, particolarmente in alcune fasi del percorso di Psicoterapia Cognitivo Comportamentale:

  • definizione degli obiettivi [concreti e misurabili, a breve e a lungo termine]
  • informazione: dopo una prima fase di conoscenza e di valutazione delle problematiche, il paziente riceve informazioni dal terapeuta circa le caratteristiche del disturbo e dei fattori che lo mantengono
  • il paziente, insieme al terapeuta, valuta i sintomi e i fattori [comportamento, cognizioni e emozioni] che fanno parte del problema presentato
  • il terapeuta indica al paziente le procedure terapeutiche efficaci per curare i sintomi e per modificare i fattori che mantengono il disturbo
  • il paziente è informato sul rationale delle procedure proposte e valuta con il terapeuta le varie possibilità fino a scegliere come applicare le procedure terapeutiche
  • paziente e terapeuta valutano la gradualità con cui modificare i comportamenti
  • paziente e terapeuta monitorano costantemente i progressi della terapia e l’avvicinamento agli obiettivi concordati
  • con il miglioramento dei sintomi e il raggiungimento dei principali obiettivi della terapia, paziente e terapeuta concordano la riduzione della frequenza delle sedute

Gli Homework:

L’efficacia della seduta di Psicoterapia Cognitivo Comportamentale prosegue anche fuori dallo studio del terapeuta grazie agli homework, i così detti “compiti a casa”, esercizi che paziente e terapeuta concordano e che fanno parte integrante del percorso di cura, permettendo un miglioramento più rapido.

Il lavoro fatto nello studio del Terapeuta Cognitivo Comportamentale, infatti, viene consolidato e valorizzato dagli esercizi che il paziente farà tra una seduta e l’altra

Gli “esercizi”  di psicoterapia cognitivo comportamentale (homework) talvolta comporteranno un lavoro sul comportamento volto a ridurre e a migliorare i sintomi del paziente e indirettamente a cambiare il suo stile di pensiero, come spiegato in alcune testimonianze.
Altre volte, al contrario, saranno esercizi legati al pensiero, che aiuteranno il paziente a modificare il proprio atteggiamento sulla vita e a correggere gli errori cognitivi o le idee irrazionali che sono alla base delle sue problematiche.

Gli esercizi fatti tra una seduta di Psicoterapia Cognitivo Comportamentale e l’altra permettono di progredire più rapidamente, di ottenere risultati migliori e di consolidare i benefici ottenuti

L’esito e l’utilità degli homework fatti sono discussi con il terapeuta all’inizio della successiva seduta di Psicoterapia.

7 I miglioramenti ottenuti grazie alla Terapia Cognitivo Comportamentale sono stabili?

Studi internazionali hanno analizzato il percorso terapeutico di decine di migliaia di persone con differenti problematiche, sia d’ansia, sia di tipo depressivo, dimostrando l’efficacia della CBT come cura di molte problematiche psicologiche, tra cui la Depressione , Disturbo Ossessivo Compulsivo , Panico e altri Disturbi d’Ansia. Ricerche di lungo periodo hanno verificato anche la stabilità dei risultati raggiunti con la Terapia Cognitivo Comportamentale e hanno dimostrato che i benefici ottenuti con la CBT sono più stabili rispetto ai benefici ottenuti con altri tipi di intervento.

8 Cosa significa che la Psicoterapia Cognitivo Comportamentale è Evidence Based?

Poiché le problematiche di salute possono essere affrontate con vari tipi di cure, è fondamentale sapere quali siano le cure più efficaci. La Medicina Basata sulle Evidenze [Evidence Based Medicine] valuta, a livello internazionale, quali siano le cure che hanno maggiori prove di efficacia nel trattamento dei vari problemi di salute.

I pazienti hanno diritto a ricevere

trattamenti di dimostrata efficacia

Gavin Andrews, British Medical Journal

Le problematiche indagate comprendono anche i Disturbi Psicologici: molteplici studi hanno comparato i dati relativi all’efficacia dimostrata dalle varie forme di trattamento nell’ambito della Psicopatologia per individuare quali cure si siano dimostrate più efficaci.

La Psicoterapia Cognitivo Comportamentale è stata riconosciuta come terapia Evidence Based per numerose condizioni psicopatologiche, come riportato da uno studio di Morosini e colleghi [Istituto Superiore di Sanità].

Anche le linee guida dell’APA [American Psychological Association] indicano la Terapia Cognitiva Comportamentale come trattamento raccomandato per i principali Disturbi d’Ansia e dell’Umore.

In particolare la CBT è raccomandata per la cura di:

Un trattamento raccomandato evidence based, come la CBT per le problematiche indicate, è una cura che, più di altre terapie, si è dimostrata efficace nel curare un disagio e che ha portato a benefici che si sono dimostrati più duraturi nel tempo.

9 Quanto dura la Psicoterapia Cognitivo Comportamentale?

La CBT solitamente ha sedute settimanali che si diradano nell’ultima parte del percorso terapeutico.

I primi miglioramenti si notano nelle prime sei-otto settimane

La durata di una Psicoterapia è variabile e dipende dalla situazione clinica del paziente, dalla qualità dell’alleanza terapeuta-paziente e dall’impegno del paziente nell’utilizzare le strategie concordate con il terapeuta.

Salvo alcune situazioni che richiedono un trattamento di durata maggiore, in molti casi la Terapia Cognitivo Comportamentale è compresa tra sei e dodici mesi.

La letteratura internazionale indica che la Terapia Cognitivo Comportamentale permette di ottenere benefici maggiori e più rapidi rispetto ad altre forme di terapia

Poiché il percorso di Psicoterapia Cognitivo Comportamentale è un iter formativo che porta a cambiare cattive abitudini di pensiero e di comportamento, la durata di una Terapia CBT dipende dalla situazione di partenza, dalla qualità del rapporto stabilito con un valido terapeuta, e dall’impegno e dalla determinazione nel seguire il programma terapeutico concordato.

10 Quanto costa la Psicoterapia Cognitivo Comportamentale?

Il costo della Psicoterapia è disciplinato dal Tariffario degli Psicologi, che prevede un tetto massimo al costo della Psicoterapia. Solitamente l’onorario del professionista si colloca circa a metà tra gli estremi indicati e talvolta prevede delle convenzioni.

Alcune assicurazioni prevedono il rimborso parziale delle sedute di psicoterapia.

Poiché la Psicoterapia Cognitivo Comportamentale rientra tra le spese mediche, il suo costo può essere portato in detrazione nella dichiarazione dei redditi, come le altre spese sanitarie.

Esistono diverse convenzioni che prevedono tariffe agevolate e un primo incontro gratuito con il terapeuta

La prima seduta di Psicoterapia gratis e uno sconto sulle successive sedute sono previsti in base ad alcune convenzioni con enti o con le Forze dell’Ordine.
Sul sito dell’Ordine Nazionale degli Psicologi e degli Psicoterapeuti è possibile fare una ricerca dello specialista in base al tipo di convenzione a cui si ha diritto. Una volta individuato il nominativo dello Psicologo convenzionato si può contattare ai recapiti indicati nella pagina personale.

Per beneficiare del primo colloquio gratuito e avere diritto allo sconto previsto occorre indicare il tipo di convenzione cui si ha diritto e produrre un documento idoneo.

11 Come posso trovare uno Psicoterapeuta Cognitivo Comportamentale?

La CBT è una forma di Psicoterapia che può essere esercitata da uno Psicologo [o da un Medico] che ha conseguito una specializzazione Quadriennale post-laurea in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale.

Per gli Psicologi l’annotazione dell’abilitazione in Psicoterapia è indicata presso l’Ordine degli Psicologi ed è possibile verificarla online.

Sul sito dell’Ordine Nazionale degli Psicologi si può sapere se uno psicologo è specializzato in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale inserendone nome e cognome nell’apposito motore di ricerca.  Al termine della ricerca apparirà il nome del professionista, l’Ordine Regionale di appartenenza dello Psicologo e il collegamento alla pagina personale.

Nella pagine personale dello Psicologo è annotata l’ eventuale abilitazione come Psicoterapeuta e, quando è specializzato in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale, compare questa dicitura:
“Specializzazioni in Psicoterapia riconosciute del MIUR: Psicoterapia Cognitivo Comportamentale”

In alternativa si può richiedere il nominativo di uno Psicoterapeuta Cognitivo Comportamentale ad una delle due associazioni italiane che formano Psicoterapeuti di orientamento Cognitivo Comportamentale:

  • Associazione Italiana di Analisi e Modificazione del Comportamento e Terapia Comportamentale e Cognitiva [AIAMC]
  • Società Italiana di Terapia Comportamentale e Cognitiva [SITCC]

Per maggiori informazioni sulla Psicoterapia Cognitivo Comportamentale contatta la Dott.ssa Beatrice Corsale, Psicologa e Psicoterapeuta, Docente di Psicoterapia Cognitivo Comportamentale presso la sede AIAMC [Scuola ASIPSE] di Milano.

Se questo è articolo ti è stato utile condividilo.

Esperienze e testimonianze di chi si è curato con la Psicoterapia Cognitivo Comportamentale

Terapia Cognitivo Comportamentale come cura e prevenzione: prove di efficacia

Psicoterapia Cognitivo Comportamentale: cos’è e come funziona

Bibliografia