Video intervista a Lord Richard Layard, Professore universitario di economia, che ha dimostrato al Governo britannico l’importanza di investire risorse nella psicoterapia cognitivo-comportamentale per migliorare le cure psicologiche dei cittadini. L’intervista è stata rilasciata in occasione del XVII Congresso AIAMC.
Qualche tempo fa un articolo sulla prima pagina sul Corriere on line riportava l’entità della crescita delle problematiche psicologiche in Italia.
Tra i vari disturbi, si fa riferimento all’aumento dei casi di disturbi dell’umore, come la depressione, e dei vari disturbi d’ansia, tra cui attacchi di panico e agorafobia.
Se è vero che l’aumento del disagio psicologico è legato a molteplici fattori, è altrettanto vero che l’ambito psicologico è ancora un settore in cui, nella stragrande maggioranza dei casi, gli interventi sanitari sono richiesti e sono proposti, anche dal ssn, quando c’è un problema conclamato o addirittura quando il problema rasenta ormai la cronicità.
Al contrario, in altri contesti legati alla salute, si è sempre più diffuso il concetto di prevenzione e di attenzione al proprio benessere, per cui, ad esempio, ognuno sa che cosa prevede un’alimentazione corretta e che un’adeguata alimentazione comporta dei benefici a livello del sistema cardiovascolare, ad esempio, o riduce i rischi di sviluppare determinate malattie. Spesso si sente parlare di uno stile di vita sano, che preservi il nostro organismo da problematiche mediche.
Volendo essere ottimisti, possiamo dire che si fa molto poco e che, appunto, gli interventi psicologici sono solitamente a posteriori, nel tentativo di “riparare” un danno, di “risolvere” una condizione psicologica di malessere. Al contrario, sarebbero estremamente utili degli interventi che, al pari di una valida alimentazione, possano fornire alla persona dei fattori protettivi nei confronti degli stress della vita quotidiana.
Ad avvalorare l’utilità degli interventi di prevenzione in ambito psicologico si ricordano i risultati dello studio riportati nel 2011 dalla London School of Economics che hanno indicato che programmi mirati alla prevenzione e alla cura di depressione e dei disturbi d’ansia attraverso un intervento psicologico, piuttosto che esclusivamente farmacologico, riducono drasticamente i costi sanitari, fatto ripreso anche dal quotidiano italiano. Infatti, a fronte del disagio psichico, si deve considerare che c’è naturalmente un costo emotivo, personale e sociale che paga l’interessato in prima persona ma c’è anche un costo sociale legato al fatto che la persona che vive un malessere psicologico tende ad essere meno produttiva, necessita di maggiori tempi di risposo e di malattia e, anziché contribuire attivamente al contesto sociale, tende a richiederne l’aiuto e le risorse.
Ebbene questi interventi di “psicologia preventiva” e di promozione delle risorse esistono ed una vasta letteratura scientifica li avvalora, sono semplicemente poco noti e sottoutilizzati.
Ogni giorno seguiamo ritmi frenetici, nelle grandi città come Milano o Roma, ad esempio, ma anche in centri più piccoli, immersi nel traffico cittadino, distribuendo il tempo tra un impegno e l’altro, a gestire rapporti interpersonali di persona ma sempre più anche on-line, aumentando così le difficoltà e le situazioni a cui fare fronte. Naturalmente una vita ricca di stimoli è positiva ma può essere complessa da gestire e avere qualche strategia efficace da questo punto di vista può essere molto importante per fare la differenza tra malessere e benessere psicologico.
La psicologia, come qualunque altra disciplina sanitaria, è da intendersi anche in un’ottica di prevenzione, volta a fornire alle persone i migliori strumenti per gestire al meglio le relazioni quotidiane, per superare i conflitti, per affrontare gli stress, i traumi e le tensioni della vita di tutti i giorni e, soprattutto, per sviluppare e accrescere le proprie risorse personali a vantaggi di un maggior benessere personale e di gruppo.
Investire sul proprio benessere a 360° permette di accrescere la qualità della vita in ogni campo.
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