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Iperventilazione e attacco di panico: un circolo vizioso

iperventilazione_psicoterapia_cognitivo_comportamentale copiaSe, in condizioni di riposo, senza un particolare impegno fisico o psichico, e in assenza di patologie polmonari o cardiache, la persona respira più rapidamente di quanto le serva, si trova in una condizione di iperventilazione. Un intero ciclo respiratorio comprende una inspirazione ed una espirazione complete. 
Quando la respirazione è più frequente ed eccede rispetto alle necessità dell’organismo, ci si trova in una condizione di iperventilazione. 
L’iperventilazione è spesso associata all’ansia e allo stress.

In questi casi l’iperventilazione è spesso associata ad alcuni sintomi come:

  • giramenti di testa
  • tensione
  • dolori toracici
  • sudorazione
  • palpitazioni
  • senso di confusione
  • formicolii

Infatti l’iperventilazione, determinando l’aumento del livello di ossigeno nel sangue e, soprattutto, la diminuzione della concentrazione di anidride carbonica, induce alcune reazioni fisiologiche dell’organismo che causano gli spiacevoli sintomi. 
L’iperventilazione è spesso presente quando si verifica un attacco di panico ma non ne è la causa diretta.

Il motore dell’Attacco di Panico solitamente è la reazione di allarme e di preoccupazione che la persona ha, notando alcuni segnali somatici o psichici che possono essere favoriti dall’iperventilazione (ad esempio: senso di confusione e di irrealtà, formicolii, tensione, palpitazioni, sudorazione).

Tra le circostanze che favoriscono l’iperventilazione si evidenziano:

  • ambienti caldi
  • ambienti umidi
  • odori intensi
  • pollini
  • sbadigli
  • sospiri

Cosa si può fare per stare meglio?

Per prima cosa è necessario conoscere quanti cicli respiratori si fanno in un minuto: stando seduti e respirando come d’abitudine, si considera ogni atto respiratorio a partire dall’inizio dell’inspirazione fino alla fine dell’espirazione, quindi si conta il numero di cicli respiratori compiuti in un minuto d’orologio e si annota su un foglio il numero totale. 
Se, in condizioni di riposo, gli atti respiratori sono più di quindici, ci si trova probabilmente in una condizione di iperventilazione.

Per regolare il respiro si può utilizzare la respirazione diaframmatica che contribuisce ad adeguare il ritmo del respiro alle necessità dell’organismo.

Le tecniche di rilassamento possono essere un ulteriore strumento utile a regolare la respirazione.

Per avere ulteriori informazioni sull’iperventilazione e l’ansia e per conoscere le tecniche di rilassamento contatta la Dott.ssa Corsale, psicologa psicoterapeuta a Milano.